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Da Savona in Congo. Amici per l’Africa ce l’ha fatta!
Data di pubblicazione: 07/02/2007
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Diego Assandri, sassellese, e Luca Oddera, pontesino, partiti il 26 dicembre per una missione umanitaria in Congo, sono arrivati alla missione delle suore Rossello ad Irambo <<O, per meglio dire, è giunta in quella che è la sua sede naturale ovvero Irambo Kalèe Congo Rep. Dem.
Sono ormai quasi 5 anni che questa Associazione svolge la sua principale attività proprio in questo villaggio di pace sul confine Congo-Burundi-Rwanda-Uganda, crocevia di vitale importanza e una delle zone più “calde” del pianeta.
Come volontario di Amici per l’Africa è per me la seconda volta che giungo ad Irambo dopo averlo solo sfiorato l’anno scorso ma riuscendo comunque a far recapitare i soldi fino al villaggio essendo comunque giunti a pochi chilometri.
Internet mi aiuta e, con una connessione di fortuna, riesco ad inviarvi alcune immagini inclusa la foto della consegna dei soldi raccolti in 6 mesi di attività (4.000 US dollars) che sommati ai seimila consegnati a febbraio 2006 fanno 10.000 US dollars consegnati in 12 mesi!
E’ inutile dire che l’accoglienza da parte di suor Franca & C. è stata come al solito magnifica e vedere cosa siamo riusciti a costruire in questo luogo mi riempie di orgoglio e ci da le motivazioni per proseguire su questa strada.
Per giungere sin qui io e Luca con i nostri Land Rover abbiamo attraversato 8 nazioni e percorsi quasi 9.000 Km. Siamo partiti esattamente da dove eravamo arrivati 8 mesi fa ovvero Durban, in Sud Africa, con un passaggio nave da parte della Messina Line e da lì abbiamo proseguito per il Botswana poi lo Zimbabwe, lo Zambia, il Malawi, la Tanzania il Rwanda ed infine il Congo.
Ora per noi iniziano le difficoltà. Non che fin qui sia stata una passeggiata ma l’area che dovremo affrontare e i circa 15.000 Km. da percorrere fanno paura. Il nord del Kivu, l’Etiopia, il Sudan ed il Darfour, l’Algeria non sono in questo momento aree sicure. Inoltre iniziamo a sentire la stanchezza. In un anno fare il giro completo di tutta l’Africa con conseguenti preparativi è davvero difficile. Anche il non sapere se riusciremo a passare la linea calda Etiopia – Sudan e motivo di tensione.
Africa 360cinque vuole essere proprio questo. Una prova estrema. Senza appello.
Se passiamo realizzeremo il sogno proibito anche per Nino Cirani che non riuscì a passare dall’ovest. L’ovest l’abbiamo superato ma ora i problemi sono ad est. C’est l’Afrique mon amis, come ci ripetono sempre in svariate lingue.
Se riusciamo saremo i primi. Se falliremo… pas de problem mon amis, c’est l’Afrique.
Cercheremo comunque di riuscire perché abbiamo investito davvero molto in tempo, soldi ed energie. Abbiamo lavorato tanto anche nel periodo tra le due spedizioni e ora vogliamo chiudere questo cerchio, portare agli occhi dell’occidente un documento indiscutibile di un continente intero. Un continente sì povero ma ricco di persone, fatti e civiltà. La culla dell’umanità.
Impervio ed ospitale, nero e bianco, frenetico e monotono. Africa.>>
Diego Assandri – volontario Amici per l’Africa
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Ricordo altresì l'indirizzo Twitter https://twitter.com/gianpaolodabove
Cordiali saluti
gidi
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