Ilaria Caprioglio candidata di tutto il centrodestra, compatto come alle vincenti elezioni regionali del 2015, entra in municipio superando al ballottaggio la candidata del Pd Cristina Battaglia. Ha votato poco meno del 50% dei savonesi
L’affermazione della Caprioglio, 47 anni, avvocato ed ex modella, dopo 22 anni replica la vittoria del centrodestra di Francesco Gervasio che governò nel quinquennio 1994/98. Successivamente il comune ritornò al centrosinistra con i sindaci Carlo Ruggeri e Federico Berruti, questo ultimo in carica dal 2006 ad oggi. Le sue prime parole sono state "prima di essere chiamata sindaco o sindaca, preferisco mi si chiami Ilaria", e l'immancabile dedica al marito che "mi ha aiutata tanto".
Piazza Sisto è ora invasa dai supporter del neo sindaco che nei prossimi giorni presenterà ai cittadini l’attesa composizione della giunta. Sconforto e lunga notte di riflessione nel centrosinistra per una pesante sconfitta che alimenterà nuove polemiche sulle candidature e alleanze con cui si è avvicinata a questa consultazione elettorale ed al successivo ballottaggio.
Di seguito alcune dichiarazioni sulle emergenze savonesi rilasciate in campagna elettorale dal primo cittadino Ilaria Caprioglio:
- Questione bitume "Tre parole, molto chiare: no al bitume. L'ho già affermato più volte in questi due mesi di campagna elettorale: sono contraria al progetto, promosso dall'amministrazione Berruti. L'amministrazione regionale ha già assunto impegni per risolvere la questione: da Sindaco, mai accetterei quanto proposto in passato, in una città che vuole rilanciare e potenziare la sua vocazione turistica. Aggiungo un elemento: a conferma della mia contrarietà, sono pronta a farmi affiancare da un team legale che metta in atto tutti i dispositivi previsti dalla normativa per fermare questa ipotesi."
- Progetto Margonara "Come già precedentemente dichiarato, nella mia risposta ai quesiti da parte delle associazioni a tutela della Margonara, non ritengo che l'attuale progetto, nel sito prescelto, rappresenti oggi un'occasione di sviluppo. È tuttavia obbligatorio prendere in considerazione due elementi: il primo, la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato ragione all'imprenditore e che dunque limita fortemente la libertà d'azione da parte del Comune; il secondo, la necessità, comunque, di riqualificare un'area della città che ha bisogno di un intervento di recupero. Di fronte a questi elementi, che prescindono dalla volontà della futura amministrazione comunale, mi impegnerò, lo ribadisco, a trovare soluzioni ottimali che garantiscano il recupero dell'esistente e la sostenibilità ambientale. Voglio preservare la “Madonnetta” e sono disponibilissima a valutare soluzioni alternative all'ipotesi di infrastruttura portuale, tenendo presenti le limitazioni cui ho accennato precedentemente."
- Sanità "L'Ospedale San Paolo di Savona è una struttura fondamentale per il nostro territorio, che va tutelata, difesa, potenziata. Non sono a favore di insensate lotte di campanile tra strutture e territori che dovrebbero fare sistema e integrarsi anziché tentare di penalizzarsi l'uno con l'altro. I servizi essenziali alla persona, gratuiti e pubblici, vanno garantiti: vanno inoltre sviluppate una più forte rete dei medici di base e una serie di servizi intermedi per consentire di “sgravare” l'ospedale e il pronto soccorso. Mentre, per quanto concerne i servizi sociali, sgomenta da alcune notizie riportate dai media, ritengo sia necessaria una netta revisione del sistema, proprio per verificare che non esistano ulteriori casi di questo genere, nonché per prevenire che altri episodi come questo possano avvenire in futuro."
- Centrale di Vado Ligure e innovazione industriale "Per la centrale di Vado Ligure, vicenda che va al di là della competenza singola dell'amministrazione di Savona, è fondamentale garantire una riconversione della centrale verso una soluzione all'insegna del rispetto dell'ambiente, ma anche e soprattutto dare risposte chiare ai tanti lavoratori che, con la chiusura, si sono trovati privi di un'occupazione. Quando parlo di 'innovazione industriale', intendo evidenziare come la città di Savona e il territorio abbiano perso, nel corso degli anni, la sua vocazione economica legata all'industria pesante: per affrontare le sfide del domani, Savona deve necessariamente trovare una nuova identità, che non può non essere un percorso verso una realtà più sostenibile dal punto di vista ambientale, dallo sviluppo e dalla valorizzazione delle risorse del Campus Universitario – che consentiranno di attirare investimenti sul territorio - arrivando al turismo, che può essere un settore trainante per i prossimi anni. In concreto, prevediamo sgravi fiscali per le imprese che innoveranno e per i giovani che aprono nuove attività. Di concerto con la Regione Liguria, inoltre, prevediamo di puntare molto sull'aspetto della formazione, affinché le esigenze delle aziende del territorio possano incontrarsi con quelle dei nostri giovani e meno giovani in cerca di occupazione."
Nelle foto: domenica mattina alle 10 Caprioglio ha votato al seggio delle scuole elementari Goffredo Mameli in via Loreto Vecchia a Savona; Caprioglio con i “regionali” Toti, Rixi, Viale, Biasotti, Scaiola
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