Difficoltà fra le famiglie per l’arrivo di statistiche "impegnative"
Giornata intensa quella di domani: una gentile signorina mi ha portato due questionari Istat poiché la mia famiglia è stata sorteggiata per una indagine dal titolo “Come uso il mio tempo?”. E con la mia altre famiglie di ogni età.
Il monitoraggio della giornata di domani, 10 aprile, parte dalle ore 4,00 per concludersi alle 4,00 della notte successiva, venerdì 11 aprile.
Ogni 10 minuti, ma le istruzioni consigliano ogni 2-3 ore (grassie troppo buoni!), devo riempire gli spazi così suddivisi: - Che cosa sta facendo? - Che cos’altro sta facendo? - Dove si trova o come si sta spostando? - E’ da solo o con persone che conosce? Per poi concludersi con una serie di domande che riguardano le condizioni sociali e di vita, la salute, gradimento di vita e familiare in genere.
Un secondo questionario “diario settimanale” si propone di rilevare il tempo giornaliero dedicato al lavoro.
Norme sul segreto statistico e sull’obbligo di risposta completano le pagine finali.
Ovviamente dalle risposte che seguiranno teniamoci pronti, fra qualche tempo, a sentirci raccontare che la vita degli italiani è cambiata qui, più intensa là e che dobbiamo migliorare laggiù.
Già, tutto ciò se al questionario si rispondesse con tempistica e responsabilità sociale, di cui mi sia consentito dubitarne assai, specie di questi tempi elettorali dove i cosiddetti girano già a mille.
E che dire poi di quegli anziani che troveranno nell’indagine difficoltà insormontabili, a meno che il rilevatore incaricato conviva una giornata con gli stessi. Che valore avranno le statistiche sul tempo libero della terza età compilate da costoro? Forse arriveranno nuove rivelazioni. Quali saranno le ore più propizie e dove sarà praticato il sesso a 92 anni? e dal dato che uscirà produrremo più plaid per auto?
Sono veramente perplesso per i risultati di questa indagine ed ancor più incavolato per i costi di rilevamento.
Chissà se i politici, che in questi giorni dai pulpiti cercano di imbambolarci con tagli di tasse e spese, sono a conoscenza di queste operazioni statistiche che disturbano il cittadino sia nel cervello sia nel portafoglio.
Non lo sanno? E allora…
Cheyenne
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