Bella, capelli lunghi mori, occhi scuri, la classica mediterranea che aveva sempre sognato. Però tutti ad ammonirlo, tanti per invidia, altri per misericordia: “lascia perdere…” “non fa per te, è troppa!” “semmai, alla prima occasione se ne andrà.” Ma lui nulla, non sentiva, non voleva sentire.
La incontrò al solito bar del mattino, le offrì un caffé, lei fece sì col capo, lui prese anche un cioccolatino e lo mise al posto dello zucchero: fu l’unica dolcezza di quel precario contatto. Già, nessun scambio di cellulari, nessun appuntamento… Veramente una giornata nera, una giornata di quelle che se fosse stato sotto le lenzuola avrebbe potuto almeno sognare. Alla sera torna a casa con la delusione che lo ha asfaltato per tutto il giorno: che giorno ‘sto primo d’aprile.
La rivede il giorno dopo al solito bar, no… non può e fa per andarsene, lei con un cenno “un caffé?”, vacilla, vuoi vedere che il cioccolatino oggi è lei! Beh, e poi è il 2 d’aprile…
Cheyenne
|