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Giornata contro la violenza sulle donne
Data di pubblicazione: 25/11/2012
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Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e ieri la fontana di piazza De Ferrari aveva l’acqua tinta di rosso e piena di palloncini bianchi segnati con una croce nera in ricordo delle oltre cento donne uccise quest’anno in Italia.
A organizzare il presidio la Rete di donne per la politica, che raccoglie venti associazioni cittadine e che mercoledì 28 novembre in Provincia (sala consiliare, ore 17, Largo Lanfranco 1) incontrerà il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il sindaco di Genova Marco Doria.
Durante l’incontro, aperto al pubblico e a cui intervengono Lidia Menapace e Rosangela Pesenti, la Rete chiederà al presidente e al sindaco di continuare a sovvenzionare i centri pubblici e privati operanti nella nostra Regione e di inserire la Convenzione No More contro la violenza maschile sulle donne nella loro agenda politica.
NoMore, Convenzione nazionale contro la violenza alle donne - promossa da molte associazioni tra cui quelle impegnate nell’aiuto alle donne maltrattate e ai loro figli - chiede allo Stato italiano e a tutte le istituzioni di prevenire e combattere la violenza contro le donne, finanziando, prima di tutto, i molti Centri nei quali si sono già create competenze preziose. In Liguria esistono sia i centri pubblici (istituiti dalla Regione con la legge 12 del 2007) sia quelli privati ma, come altri servizi indispensabili, sono minacciati dai tagli alla spesa pubblica.
La Rete di Donne per la Politica si batte per l’applicazione di No More segnalando che sia le Nazioni Unite sia il Cedaw (Comitato internazionale per l’eliminazione di ogni discriminazione delle donne) hanno redarguito nel 2011 e 2012 lo Stato italiano per il suo scarso impegno nel contrastare la violenza contro le donne.
La Rete ha già incontrato il 19 novembre l’assessore regionale Lorena Rambaudi che si è impegnata a sostenere la legge 12 e quindi a investire risorse finanziarie e progettuali nella gestione dei Centri antiviolenza.
Nel 2012 in Italia oltre cento donne sono state uccise da un uomo che nel 70% dei casi conoscevano e avevano anche amato: il marito o ex marito, l’ex fidanzato, l’ex compagno, il padre, un altro parente. Nel 2011 sono state 137, significa una donna uccisa ogni 2 giorni.
Per fermare il femminicidio la Rete di Donne per la Politica ha promosso incontri, presidi e dibattiti per dialogare con donne e uomini individuare soluzioni e strategie di prevenzione. Infatti, oggi domenica 25 novembre, ci sarà un presidio a Boccadasse dalle 11 alle 16 dove si diffonderà materiale sui centri antiviolenza della città
Fonte Rete di Donne per la Politica
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