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Miss Italia: Giulia Nicole Magro prima respinta ora sfila per Balestra
Data di pubblicazione: 30/01/2011
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Giulia Nicole Magro, la ragazza veneta respinta da un’agenzia di moda a causa di tre centimetri di troppo, sfilerà il primo febbraio, alle ore 21, per lo stilista Renato Balestra nell’ambito delle manifestazioni dell’Alta Moda di Roma
Giulia Nicole Magro, la ragazza veneta respinta da un’agenzia di moda a causa di tre centimetri di troppo, sfilerà il primo febbraio, alle ore 21, per lo stilista Renato Balestra nell’ambito delle manifestazioni dell’Alta Moda di Roma che si aprono oggi 28 gennaio. Giulia, seconda a Miss Italia e vincitrice del titolo nazionale Miss Bear, sarà in pedana nel momento saliente della presentazione della collezione di Balestra nel complesso di S. Spirito in Sassia. «Non ho alcun problema ad affidare uno dei miei abiti alla ragazza veneta, anzi glielo avevo promesso appena l’ho vista a Salsomaggiore. Sfilerà insieme ad un modello e indosserà uno splendido abito blu-Balestra, con ricami di pietre Swarovski».
Lo stilista ha seguito la discussione sulla taglia 44, introdotta quest’anno a Miss Italia. «Bisogna premettere – dice – che una cosa è fare l’indossatrice e un’altra è partecipare al concorso di Patrizia Mirigliani. Nello stesso tempo non escludo nemmeno che nella moda possa essere impiegata una modella con la taglia 44. La spiegazione è semplice: si tratta ‘soltanto’ di individuare ragazze che abbiano armonia e proporzione delle forme». Lo stilista ha promesso che ogni anno sceglierà una miss tra le finaliste per farla sfilare sulla “sua” passerella.
La taglia 44 e l’esperienza vissuta da Giulia Nicole Magro, seconda classificata 2010, al centro del dibattito televisivo
Tutti vogliono Giulia e lei fa il giro delle televisioni per spiegare l’episodio che l’ha resa momentaneamente ‘famosa’ (per 2-3 centimetri in più ai fianchi, 92 anziché 89, la moda non la vuole, ma lei – 1.80, 57 chili - non accetta di digiunare, piuttosto rinuncia alle sfilate). «Non sono stata respinta dal mondo della moda, ma da un’agenzia; è giusto andare in palestra per soddisfare le esigenze della moda, ma senza saltare i pasti», precisa Giulia Nicole Magro.
Lei e Patrizia Mirigliani, che ha aperto, anzi ha istituzionalizzato, la taglia 44 a Miss Italia, hanno dato spunto a un dibattito che coinvolge i medici, attenti ai pericoli che portano all’anoressia, gli psicologi, gli stilisti, la stampa. Si registrano - in una sintesi colta nei vari programmi – i commenti più vari.
Spiega Patrizia: «Miss Italia 2011 vedrà sfilare anche le ragazze con la taglia 44. Mi fa piacere che questa iniziativa sia stata definita una ‘rivoluzione culturale’. Le donne italiane che vediamo comunemente hanno una taglia dalla 40-42 in su; gli stilisti hanno altre esigenze. Tutti abbiamo però il dovere di mettere in guardia le ragazze perché è assurdo vedere mannequin pelle e ossa».
«A livello inconscio, gli stilisti odiano le donne», aggiunge la stilista Raffaella Curiel. E ancora, «La donna della moda deve essere magra, ‘sfilata’, sottile, ma non un mucchio di ossa perché noi, le ossa, non le mettiamo in pedana», commenta Lorenzo Riva.
«Sono assolutamente d’accordo con l’iniziativa di Patrizia Mirigliani: la donna mediterranea, e quella italiana in particolare, è formosa. Le donne dell’alta moda sono russe, nord europee o americane» (Stefano Dominella). «Gli uomini detestano le donne-grucce che piacciono tanto agli stilisti. L’idea di Patrizia è rivoluzionaria perché può cambiare l’estetica e anche l’etica delle ragazze. Tutte abbiamo il nostro stile. C’è posto per la donna magra, ma deve esservi posto anche per la ‘stramorbida’ che poi è quella che piace» (la giornalista Lina Sotis). «Non demonizzo la magrezza perché alcuni fisici sono belli sottili, ma non porre l’obiettivo sul must ‘magrezza uguale bellezza’ è un ottimo messaggio. Bisogna trovare il coraggio di essere uniche, non vestite uguali. E poi, tutti i difetti che noi donne ci vediamo addosso sono da valorizzare» (la psicoterapeuta Katia Vignoli). «Due anni fa a Miss Italia un giurato mi ha detto che dovevo mettermi a dieta, ma io sono andata per la mia strada, con la mia taglia 44, ed ho fatto bene. Oggi il lavoro in televisione mi dà ragione» (Benedetta Mazza). «Tempo fa fui io a proporre per primo di togliere le misure standard per le concorrenti di Miss Italia e oggi condivido la decisione di Patrizia Mirigliani di ammettere la taglia 44. Finalmente tornano le forme e forse questo è un antidoto all'anoressia» (Maurizio Costanzo).
Torniamo a Giulia: «Tra la scuola (devo fare la maturità) e il lavoro, non ho il tempo, né la mente libera per mangiare meno e andare in palestra. Poi, sono convinta che a 18 anni ci sono cose migliori da fare. Un giorno mangerò in modo più sano, abolendo i dolci, che sono la mia passione, ma non credo che siano questi i motivi che fanno la differenza. Se il mondo della moda mi dice di no, farò qualcos’altro».
Fonte Miss Italia
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