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Argomento 'Curiosità'

Taglia 44 a Miss Italia? Magari!
Data di pubblicazione: 17/01/2011
Taglia 44 a Miss Italia? Magari! La patron Patrizia Mirigliani annuncia, in un’intervista al Corriere della Sera, l’apertura del concorso alle ragazze taglia 44. «Vogliamo una reginetta anticrisi, dalle linee rassicuranti».  Miss Italia apre alle forme morbide. L’edizione 2011 si apre con questa novità: l’ingresso ‘ufficiale’ della taglia 44. È quanto annuncia la patron del concorso, Patrizia Mirigliani, in un’intervista concessa al Corriere della Sera in edicola oggi. «Ci vuole una reginetta anticrisi, dalle linee morbide e rassicuranti, lontana dal “velinismo”. Potersi iscrivere al concorso senza l’incubo della taglia è una libertà in più per le nostre ragazze e per le donne in generale».

Benvenuta dunque a chi finora era esclusa, non dal regolamento - dato che dal 1990 sono state abolite le classiche misure 90-60-90 - ma da una certa prassi (o autoesclusa per imbarazzo o timidezza). Largo, quindi, anche alle miss che hanno una taglia numero 44, e forse 46 («Se mi trovo di fronte a una ragazza meravigliosa con forme armoniose e proporzionate perché no? La nostra apertura non è pensata per questa taglia, ma non si sa mai»).

Porte aperte a chi – per il fisico, la personalità, il comportamento – si ritiene lontana dal ‘campione’ oggi in voga della ragazza-velina, icona di un certo tipo di donna che, in tempi di crisi, risulta anacronistica.

La ‘rivoluzione’ assomiglia ad altri cambiamenti avvenuti nella storia del Concorso, come l’abolizione delle misure, o la partecipazione delle ragazze sposate e mamme (1994), senza dimenticare l’apertura alle ragazze di colore (Denny Mendez, 1996). E vengono in mente le miss del dopoguerra, o che sfilavano agli inizi degli anni ’50: le bellezze mediterranee, dalle curve generose. Un prototipo che ha continuato a piacere per tutti gli anni ’60.

In fin dei conti lo stesso patron Enzo Mirigliani ripete sempre: «La ragazza che partecipa e vince Miss Italia non deve essere un monstrum di bellezza, una silhouette irraggiungibile, un fantasma estetico o addirittura erotico. Deve apparire invece come “la ragazza della porta accanto”, una donna vera, certamente avvenente e desiderabile, ma consegnata a un’idea di normalità e sana quotidianità».

Da oggi, quindi, si partecipa a Miss Italia anche con qualche chilo in più, purché le forme siano proporzionate e la bellezza sia evidente. E la decisione di Patrizia Mirigliani riceve il benestare della giornalista e scrittrice Lina Sotis che, sempre al Corriere della Sera, dice: «Il messaggio di Patrizia Mirigliani è un comunicato etico che capovolge tutti i valori odierni della bellezza tanto perseguita dalle donne del nostro secolo. Lunga, magra, filiforme, taglia 40 massimo 42 non sarà più il sogno di tutte le giovinette. Questa rivoluzione estetica è anche una tempestiva risposta politica: in tempo di crisi, il cibo ha la sua importanza, dà sopravvivenza e sicurezza».

La novità taglia 44 non è l’unica dell’edizione 2011: a settembre infatti non troveremo più minorenni in gara. «Sul palco ci saranno solo maggiorenni», dice Patrizia Mirigliani che parla anche dell’introduzione di due nuovi titoli accanto a quelli tradizionali. Già a partire dalle selezioni regionali si potrà concorrere alle fasce di Miss Italia Sport e Miss Arte: «Dalle principesse alle atlete, i modelli sani di fair play passano anche attraverso l’attività sportiva», conclude la patron.

Commenti molto favorevoli si registrano in merito alla decisione della patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani di aprire il concorso alle ragazze con una taglia numero 44. La novità annunciata per l’edizione 2011 ha dato vita a un dibattito a molte voci. E un fervido interesse è arrivato anche dalla stampa estera, con un’intervista della patron apparsa sul quotidiano inglese Daily Mail.

“L’obiettivo dell’organizzazione – scrive il quotidiano di Londra – è quello di rassicurare le ragazze di oggi sul fatto che non si deve essere per forza magrissime per essere belle. In Italia le ultime statistiche mostrano che oltre 300.000 donne nel paese soffrono di disturbi quali bulimia e anoressia”.

Interessante l’opinione al riguardo di Elena Miroglio, del marchio italiano Elena Mirò, che sempre al Daily Mail confida: «Siamo felici di questa notizia, che porta avanti un’iniziativa di sensibilizzazione da noi presa già sei anni fa e lieti che Miss Italia stia abbracciando la nostra stessa idea. Il concorso riflette la bellezza della donna italiana che oggi (in molti casi) indossa una taglia 44 o superiore. Sarebbe fantastico se quest’anno il titolo fosse vinto da una di loro».

Benedetta Mazza, quinta a Miss Italia nel 2008 e al centro di un piccolo caso dopo che un componente della giuria aveva fatto qualche rilievo – con l’invito a mangiare meno – riguardo al suo peso, si rallegra «per una decisione della quale sono stata in qualche modo una ‘apripista’, un campione della taglia 44. È giusto che a un grande concorso di bellezza possano partecipare ragazze di ogni tipo. La taglia non può essere determinante, anche se è molto importante - è ovvio - vigilare sulla nostra salute e sulla forma fisica. Diverso è il caso di chi deve apparire, anzi lavorare in televisione dove si cercano figure femminili adatte a questo mezzo. Io sono felice di essere stata una miss e di essere stata accettata come sono in tv, nel programma ‘L’eredità».

Un sentito consenso anche dall’attrice Eleonora Giorgi: «E’ una buona notizia per tutte le donne perché è assurdo che esse siano valutate in base all’altezza, alla loro magrezza, alla taglia. Miss Italia è il concorso delle donne italiane e tutte hanno il diritto di parteciparvi. Esse non sono poi tutte così alte, magre e di taglie da modelle come vogliono i luoghi comuni: ho fatto un tour dal nord e al sud e ho visto soprattutto tanta normalità. Benvenuta, quindi, la decisione di Patrizia Mirigliani che rimette le cose a posto».

Non poteva che essere felice anche Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna – Nutrizione Funzionale: «E' una novità, questa, che sostiene la vera mission di Miss Italia: premiare la bellezza al di là di canoni fissi e rigidi. Nell'ammettere la taglia 44 il concorso lancia anche un messaggio positivo, anti anoressia, conferma l'attenzione verso i giovani, indirizza verso sani stili di vita e a una alimentazione equilibrata, perché la bellezza non può prescindere dall'essere in salute. Il concorso prevede la presenza giornaliera di un esperto in nutrizione, un coach, che guidi le ragazze ad utilizzare gli alimenti per stare bene».

«La bellezza è armonia – spiega Francesco Federico, stylist per spot fotografici e redazionali e personal stylist tra gli altri di Laura Pausini, che ha fatto parte dei maestri di Maria Perrusi in “My Fair Miss” su Miss Italia Channel -. Armonie di forme ma soprattutto armonia con se stessi. Spesso le ragazze seguono dei canoni imposti dai media, credendo che la bellezza si costruisca con interventi chirurgici e diete al limite della salute. Condivido in pieno la scelta di Patrizia di volere introdurre nuovi canoni di bellezza più naturali. Bellezza è avere una forte personalità che fa sì che gli occhi possono essere particolarmente espressivi e un sorriso che possa esprimere gioia di vivere. Basta seni al silicone e visi senza espressione. Ma, soprattutto, basta volgarità. Sto vivendo un’esperienza lavorativa in Marocco e sto imparando ad apprezzare il mondo femminile arabo. Anche in un corpo poco esibito c’è una femminilità più sensuale fatta di gesti, ma soprattutto del rispetto per se stesse, nulla a che vedere con quel tipo di femminilità esibizionista che spesso da noi viene presa come riferimento».

«In realtà – secondo Francesca Testasecca, Miss Italia 2010 – non c’è mai stato un divieto di partecipazione a chi ha la taglia 44 ma, caso mai, erano le stesse ragazze a sentirsi in imbarazzo e a rinunciare. La patron ha fatto bene perciò a chiarirlo. Rimane il dubbio che, nonostante questa novità, fra due ragazze ugualmente belle, ma con corporatura differenti, la giuria scelga tuttora quella con la taglia più bassa. Occorrerà fare opera di persuasione con i giurai, informandoli che le cose sono cambiate. Quella di Patrizia Mirigliani è una ‘rivoluzione’ alla quale tutti si devono adeguare».

Polemizza un po’, ma da il suo benestare anche Guglielmo Mariotto, stilista, più volte giurato a Miss Italia: «Va bene la 44 ma, sia chiaro, ragazze di belle forme, purché senza cellulite. Io stesso alle finali, quando mi aggiravo sul palco con il metro in mano, ero alla ricerca delle misure giuste. Il lato ‘b’, voleva dire anche questo. Molti criticano noi stilisti che, per nostre esigenze, abbiamo altri obiettivi, ma la passerella della moda è una cosa e le sfilate di Miss Italia un’altra. Le forme rotondeggianti del resto mettono allegria».

Ma il mondo del lavoro sarà d’accordo?

Giulia Nicole Magro (nella foto), Miss Moda Mare Bear 2010 e seconda classificata dopo Francesca Testasecca, racconta, in un’intervista apparsa sul sito web del Corriere della Sera, il commento che le è stato fatto da un’agenzia di moda cui si è rivolta: «Mi hanno detto che ho i fianchi troppo larghi. Sono alta 1.80 m. e peso 57 chili, misuro 92 centimetri di fianchi, ma secondo loro dovrei arrivare a 89. Mi hanno assicurato che dalla vita in su è ok ma il fianco no».

Una notizia che Patrizia Mirigliani, la patron del concorso, commenta così: «Il sogno di Giulia è quello di diventare una famosa indossatrice e credo sia stata questa la molla che l’ha spinta a partecipare a Miss Italia. La sua bellezza del resto è stata notata da tutti gli italiani che l’hanno votata fino all’ultimo, tanto da farla classificare seconda. Si vede che per l’agenzia cui si è rivolta contano ancora i tre centimetri. Ma noi siamo con Giulia e siamo sicuri che gli stilisti italiani la pensano come noi».

E del resto, Giulia Nicole non si è lasciata abbattere dalle critiche e ha risposto a testa alta: «Non ho intenzione di fare la fame», poiché le condizioni che le hanno posto non le vanno bene. «Sono una studentessa liceale e pratico sport, ho una vita normale. Se per essere una vera indossatrice devo cambiare, non ci sto. Ciò che chiedono è davvero assurdo. Comunque la moda è il mio obiettivo, sono fiduciosa».


Fonte Miss Italia
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