Alieni espone al castello di Fiano Romano (Roma) dall’8 al 18 dicembre
Novanta opere, novanta modi d’interpretare l’anatomia umana e la natura attraverso la stilizzazione degli alberi, un elemento che permette all’artista di giocare con gli intrecci, i volumi e le forme. Dopo un’esperienza nel campo della scenografia, lavoro troppo tecnologico, Alieni si dedica all’arte, passione che negli anni diviene ricerca della perfezione.
“Ho cominciato a dipingere acrilici ed acquerelli perché sono più comodi e meno impegnativi, più veloci, asciugano presto.”
Fiori molto grafici con occhi al centro, simboleggiano la verità, la vita, uno dei primi soggetti dei suoi quadri.
Gli studi all’accademia d’arte, sono orientati all’accostamento di colori che per il pittore è cosa naturale perché innata.
“All'inizio ho rifiutato l’olio perché pensavo fosse classico - afferma Alieni - poi me ne sono innamorato”, e solo nel 2004 entra in contatto con la tecnica ad olio. Intuitivo, fiammingo nei particolari a volte, si distingue per la velocità nell’esecuzione di una tela; “Odio stare troppo sullo stesso quadro perché perdo interesse”.
Ha scelto quaranta tele e cinquanta acquerelli l’artista controcorrente per la sua prima mostra.
“Per una forma di estetismo, mi piace molto giocare con i rami, con i tronchi, è una questione di volumi, di plasticità”. Si definisce un manierista post-moderno perché adora portare la luce dove vuole, adora portare il panneggio dove vuole, odia dipingere dal vero.
“Non esiste un contesto fuori contesto, secondo me l’arte è arte. Un quadro del ‘500 lo potrei accostare ad uno del ‘900, non ho schemi”.
S’ispira a tutto quello che vede, dalla natura ad un pittore famoso. Il suo pittore preferito è Caravaggio, di lui predilige le ombre.
La sua unica ambizione: affermarsi nel panorama artistico. Info: Luigi Alieni loc. Molasaracena 21 00060 Capena - Roma
tel. 06.9085068 aliens25@tiscali.it aliensinger@libero.it
Tania Croce
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